Sono quasi 20 giorni che sono qui in Lituania; ieri sono arrivate la roba le nostre cose e tutti e tre ci sentiamo meno profughi e più residenti. A dire il vero abbiamo solo l'essenziale, molte cose sono rimaste nella tavernetta di mia madre in Italia, ma tra quelle poche cose che ho portato non poteva mancare la macchina del caffè che, come potrà confermare ogni informatico professionista, è uno strumento di lavoro insostituibile alla pari della sedia e il mouse.
Sono contento, non avrei mai creduto di trovarmi bene, ma così è. La Lituania è cambiata molto in questi due anni che sono stato in Italia e la sensazione che ho tutti i giorni, quando passeggio per la città o prendo la macchina per spostarmi è che la Lituania continua imperterrita a migliorarsi. Le strade cambiano, i palazzi crescono come funghi e le innovazioni tecnologiche sono un po' dappertutto.
Sono stato piacevolmente sorpreso da molte cose, alcune utili e altre meno. Personalmente mi tocca molto da vicino il discorso asilo. In Italia la scelta possibile era solo una: l'asilo privato. Quando Rita frequentava l'università tutti i giorni dalle 8 del mattino alle 17 di sera, eravamo obbligati a portare Greta tutto il giorno all'asilo. Non le davano da mangiare quindi dovevamo preparare tutto noi il giorno prima o portare qualcosa durante la giornata, i costi si aggiravano sui 300€ mensili (trecento euro) e per qualche periodo il comune elargiva dei contributi che allegerivano la retta.
In Lituania l'asilo è statale, non so bene da che età possono entrare i bambini, ma Greta che ha appena compiuto due anni, fa già parte di un gruppetto di 10 bambini chiamato "la coccinella" e le maestre a loro disposizione sono due. Il costo dell'asilo è all'incirca di 40-50€ al mese, gli orari sono elastici per andare incontro alle esigenze dei genitori. Il mattino i bambini devono entrare per le 9 se vogliono fare la colazione e la sera possono rimanere all'asilo fino alle 18. Inoltre, dato che Rita è studente, la rata mensile è dimezzata.
A voi i commenti, ma una domanda mi pare opportuna: perché ci si soprende tanto quando l'istat ogni anno ci informa che in Italia la natalità è meno di zero? (Per l'anno 2007 è stata di -6868)