Ogni giorno sento diverse lingue, in casa sento parlare italiano, fuori casa sento sia il russo che il lituano. Con gli erasmus sento parlare inglese, francese e spagnolo. Ultimamente mi è persino capitato di sentire parlare l'ungherese e il tedesco.
Ieri ero al corso di Lituano. Siamo in pochi a seguirlo giusto qualche erasmus e qualche straniero "residente" a Klaipeda: io, uno spagnolo, Chiara, una polacca, un'ungherese, una slovacca e una ragazza bielorussa. Il corso viene tenuto in inglese, ma l'insegnante parla con la ragazza bielorussa in russo e qualche volta scappa anche qualche parola in spagnolo.
Proprio ieri, durante il corso, ho realizzato che mi toccherà studiare il lituano seriamente, se non tutti i giorni, quasi tutti. Ho anche realizzato che l'Italia sta diventando sempre più un ricordo lontano; il sentire parlare più lingue diverse quotidianamente non è proprio all'ordine del giorno in un paese come Cuneo.
Rialacciandomi al discorso degli italiani e l'inglese. Qui sapere l'inglese è una condizione che non viene nemmeno messa in discussione.